Cura della parodontite con Microdent
La terapia di Microdent è non chirurgica, minimamente invasiva e rapida. Essa utilizza tecnologie come il microscopio operatorio e laser ad alta potenza e permette nel 75% dei casi di evitare persino l’anestesia. Per questo motivo si può eseguire anche in presenza di problematiche sistemiche, cardiache, oppure in gravidanza.
"Dopo la prima visita, un punto fondamentale è una diagnosi strumentale in grado di offrire certezze" Dr. Simone Stori
L’esperienza di Microdent nel trattamento della parodontite è ormai decennale e conta oltre 4300 pazienti trattati con successo, con l’obiettivo di preservare per quanto possibile i denti dei nostri pazienti con le tecniche meno invasive possibili, come quelle LASER assistite.
Le terapie vengono basate sulle esigenze di tempo e di budget del paziente, per permettere cure nella massima serenità, grazie anche alle molteplici modalità di pagamento e alla comodità del nostro studio.
Grazie a questo approccio e alle tecnologie utilizzate, gli interventi chirurgici e le estrazioni si possono spesso evitare, poiché è possibile rilevare ed rimuovere ogni residuo di tartaro anche profondo. Nel trattamento senza il microscopio, è necessaria spesso l'apertura di un lembo chirurgico per visualizzare il tartaro e procedere alla sua rimozione.
Inoltre l’utilizzo del microscopio permette una maggiore “delicatezza” nel trattamento, che diventa così meno fastidioso.
Quali sono quindi i passaggi della terapia per la parodontite di Microdent?
Tutto parte da una visita completa ed accurata e ad una fase diagnostica che analizzi la parodontite da tutti i punti di vista.
La diagnosi avviene attraverso un test genetico (cotoncino passato nella guancia) che valuta la predisposizione alla malattia parodontale. Si eseguono anche delle indagini radiologiche (status radiologico) e cliniche (sondaggio parodontale) nonché delle foto per documentare la situazione iniziale e permettere un confronto con quella finale.
Ecco i passaggi della diagnosi parodontale:
- Panoramica Digitale
- Status Radiologico
- Tac 3D (in alcuni casi)
- Sondaggio Parodontale
- Analisi microbiolologica (in alcuni casi)
- Analisi Genetica
Al termine della diagnosi viene elaborato un piano terapeutico personalizzato e basato su fattori sia clinici che di esigenze ed aspettative del paziente.
Il primo obiettivo sarà quello di bonificare gli spazi gengivali per poi procedere con una riabilitazione - eventuale sostituzione di denti persi e migliorie estetiche o funzionali - che verrà fatta con calma e su “fondamenta” sane.
La terapia prevede in primis serie di sedute di pulizia ed igiene approfondita effettuate al microscopio operatorio (non necessita quasi mai di anestesia), rimuovendo tutto il tartaro sopra e sotto gengivale per poi passare a delle sedute di LASER (praticamente indolore) al fine di attaccare ed uccidere progressivamente tutti batteri nascosti nel dente e nelle gengive, causa appunto dell’infezione parodontale.
Con l'uso del Laser Nd: Yag (più efficace e potente dei “comuni” laser a diodi utilizzati nella maggior parte degli studi dentistici) è possibile completare la decontaminazione batterica uccidendo i batteri che si nascondono all'interno del cemento dentale e all'interno delle cellule dei tessuti gengivali. Inoltre il LASER stimola le cellule pluripotenti e rimuove un sottile strato di epitelio rendendo possibile la formazione di nuovi tessuti parodontali.
Al termine di queste sedute, in media 4-5 a cadenza settimanale, in cui viene anche spiegato in modo preciso e completo come tenere cura della propria igiene orale a casa, si attendono solitamente 2 mesi per permettere la guarigione dei tessuti gengivali.
Passato questo periodo viene effettuata una rivalutazione completa con la ripetizione delle misure - sondaggio parodontale - per valutare oggettivamente i risultati raggiunti.
A questo punto se tutto procede per il meglio viene impostato un programma di mantenimento periodico e, se necessaria, viene impostata la riabilitazione della bocca e valutati miglioramenti estetici e funzionali.
In Microdent anche il percorso di follow-up, ossia di controlli periodici, non è lasciato al caso ma impostato in modo personalizzato.
Una persona con un’altissima predisposizione dovrebbe eseguire un richiamo ogni 2 mesi, invece una persona con una bassa predisposizione ogni 4-6 mesi.
Con questo approccio globale è possibile trattare il paziente in un tempo molto ristretto, di solito 2-3 mesi al massimo, in cui i batteri vengono ridotti e l'infezione è risolta dal punto di vista microbiologico inducendo una importante guarigione clinica.
Questa terapia si può considerare radicale in quanto agisce alla causa della patologia guarendo l'INFEZIONE. Eliminando o riducendo l’infezione velocemente spariranno nella maggior parte dei casi il sanguinamento, I'eventuale alitosi, si ridurrà la mobilità ed in pratica si potranno mantenere stabilmente nel tempo tutti i denti presenti e considerati mantenibili.
Le tasche progressivamente si chiudono e l'osso spesso e volentieri ricresce anche se la cosa più importante è l'eliminazione e la gestione dell'infezione.
Dopo questa terapia, ovviamente seguendo un protocollo di controlli rigorosi nonché una igiene orale domiciliare accuratissima, la guarigione clinica può completarsi solitamente anche in 12-18 mesi.
Se ti interessa risolvere la parodontite in un centro con molta esperienza e che abbia a cuore la preservazione dei tuoi denti con tecniche poco invasive e cruente, contattaci per avere maggiori informazioni e fissare una visita.
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