Mobilità Dentale: terapie risolutive
La mobilità è uno dei sintomi più identificativi e preoccupanti della parodontosi o piorrea, perché si avverte la paura della perdita dei denti. La mobilità dentale puo' avere determinate caratteristiche, che la classificano e ci permettono di fare diagnosi differenziale con altre problematiche e capire se il dente ha la possibilità di essere salvato.
I miei denti si muovono, li perderò?
Il grado della mobilità dentale è correlato alla quantità di supporto osseo che l'elemento dentale ha perso. Quando è presente una mobilità verticale detta “a stantuffo” o di terzo grado significa che si è perso tutto il supporto osseo, anche quello più profondo.
Questo porta il dente a “galleggiare” su tessuto morbido infetto, che, esclusi rari casi, porta alla necessità di estrarre l'elemento.
Una bocca con elementi mobili, soprattutto se piu'di uno, porta ad una sensazione di malessere e insicurezza del paziente. L'aspetto psicologico è quindi da tenere fortemente in considerazione, in quanto si ha la percezione di una grossa instabilità che porta alla perdita del piacere di mangiare oltre che quello di relazionarsi serenamente con il pubblico e i propri cari. Eseguire una attenta diagnosi, il prima possibile, è fondamentale per capire subito a cosa è dovuta e impostare il trattamento più corretto.
Se il problema è parodontale, la cosa migliore è intervenire tempestivamente aumentando la percentuale di successo della terapia. Altrimenti ci possono essere altre problematiche che portano alla mobilità dentale:
- frattura del dente (spesso associata a dolore);
- una grossa infezione dell'elemento, a causa della repentina perdita di osso di supporto, può dare mobilità spesso insieme a dolore e gonfiore.
- uno stress masticatorio elevato o elementi dentari sovraccaricati.
- Denti dalla radice corta per via ad esempio di riassorbimenti post trattamento ortodontico
La mobilità da stress masticatorio è molto spesso legata ad un problema di occlusione.
Ogni elemento dentario all'interno della bocca ha la sua funzione.Mentre tutti sanno che i molari servono a triturare il cibo e gli incisivi a tagliarlo, non tutti conoscono l'importantissima funzione dei canini. I canini hanno il compito, grazie alla loro forma conica, di guidare la chiusura nei movimenti laterali, che normalmente effettuiamo durante la masticazione. Quando questa guida canina non è presente, i premolari cercano di compensare insieme agli altri elementi creando la cosiddetta guida di gruppo.
Quando la guida canina è compensata solo da un singolo premolare, questo puo' andare incontro ad uno stress troppo elevato, non idoneo alla sua forma e struttura, portando ad un riassorbimento osseo con conseguente mobilità dentale. Inoltre, quando iniziano a mancare denti posteriori come i molari, i premolari vengono sovraccaricati in modo via via sempre importante e quindi aumentano la loro mobilità.
Per fortuna, ad oggi, con una corretta diagnosi e il trattamento piu' idoneo, l'odontoiatria moderna dà la possibilità, anche a denti mediamente compromessi, di continuare a svolgere la loro funzione masticatoria nonché estetica. Ovviamente se i denti mancanti sono tanti, diventa necessario andare a ripristinarli per evitare un devastante effetto domino per via del carico eccessivo che i denti residui vanno a sopportare.
La diagnosi, sia clinica che radiografica, permette di identificare il problema evitando di sacrificare elementi salvabili o, anche questo molto importante, evitare trattamenti con bassa o nulla probabilità di successo, che farebbero perdere solo tempo e denaro, portando comunque all'estrazione dell’elemento.
In alcuni casi si rende anche necessario eseguire una lastra tridimensionale chiamata CBCT che permette di capire esattamente quanto osso residuo è rimasto nei denti e quindi valutare la possibilità di un trattamento efficace o se l’estrazione è l’unica scelta.
Per quanto riguarda i trattamenti, lo splintaggio degli elementi mobili può essere una semplice soluzione soprattutto nei casi di mobilità dei denti anteriori, che provoca molto disagio al paziente.
Quando possibile, con questo trattamento non invasivo e facilmente accettato dai pazienti, semplicemente bloccando gli elementi dentari con una fibra e materiale da otturazione, si ottiene l'eliminazione della mobilità e il mantenimento dell'estetica.
Se sei affetto da mobilità dentaria e vuoi capire a cosa è dovuta e trovare una soluzione efficace, contattaci!
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